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Processionaria: un insetto assolutamente da evitare!
Fate attenzione in primavera a non incappare in brutte sorprese!
Cos’è la processionaria?
La processionaria (Thaumetopoea pityocampa) è un insetto: precisamente un lepidottero della famiglia Notodontidae.
Vive comunemente anche nei nostri territori e la sua fama è purtroppo legata alla sua pericolosità.
E’ uno degli insetti più distruttivi delle nostre foreste e prende il suo nome dall’abitudine caratteristica di muoversi in fila, formando una vera e propria “processione”.
La processionaria è un insetto pericoloso sia per l’uomo che per i cani: anche il solo contatto con i suoi peli (una sola larva può arrivare ad averne circa un milione) può infatti provocare gravi lesioni!
Dove la si trova?
L’areale della processionaria si estende dall’Europa meridionale, all’oriente e fino a giungere anche all’Africa settentrionale.
L’insetto colpisce poi più facilmente il pino nero, senza però disdegnare in qualche caso anche pino silvestre, larice e cedro.
La scelta dipende dalle sostanze volatili presenti (ad esempio il limonene) emesse dal tessuto delle foglie.
Mentre d’estate la processionaria la trascorre come bozzolo sotto circa 15 centimetri di terra (le larve sono capaci di interrarsi anche in terreni
duri ed addirittura in piccoli anfratti nell’asfalto), nel mese di agosto le falene cominciano ad emergere dal terreno per cercare la pianta giusta per deporre le uova.
Le prime larve nascono circa dopo 4 settimane.
Malgrado le dimensioni siano veramente molto modeste (1-3cm) la potenti mandibole riescono già ad incidere i duri aghi del pino.
Non appena spolpato il ramo si muovono verso un nuovo nutrimento.
Ad ottobre costituiscono poi un nido, simil seta, in cui si rifugiano durante l’intero inverno (un solo “prenido”, questo il termine tecnico, può ospitare dalle 300 alle 1000 larve!).
In primavera poi la processionaria riprende l’attività (solitamente da marzo ad aprile): scende dal “nido” invernale per andare alla ricerca del luogo adatto per tessere il bozzolo.
In questo frangente, essendo ancora allo stadio di bruco, si sposta assieme agli altri individui della stessa specie dando origine alle purtroppo famose file di processionaria.
E’ questo il momento in cui bisogna far maggior attenzione a non entrare a contatto con quest’insetto.
Una volta interrata poi la larva tesse dei bozzoli individuali per poi trasformarsi in crisalide; la durata di questa fase è molto variabile.
Di frequente questo periodo può prolungarsi anche per più anni.
Perchè si dice che è pericolosa?
La processionaria, nella fase primaverile quando è ancora allo stadio di bruco, è molto pericolosa perché dotata, nella parte superiore del corpo, di peli fortemente urticanti.
Sia per persone e bambini ma soprattutto per i nostri amici a 4 zampe.
Nell’uomo, se i peli della processionaria entrano a contatto con la nostra pelle, avviene il rilascio di istamina.
Tradotto “in soldoni” nel caso più lieve ci sarà una fastidiosa reazione urticante; per casi più seri e meno frequenti (ma non per questo da escludere) potrà la reazione potrà provocare anche lo shock anafilattico!
Assolutamente da evitare se possibile il contatto dei peli con occhi, mucose (ingestione) o con le vie respiratorie: nell’eventuale caso di contatto attenzione quindi a lavarsi bene le mani.
Nel caso del cane invece, la reazione alla “puntura” ai peli di processionaria, è più grave, provocando una vera e propria necrosi del tessuto cellulare.
Ecco qualche sintomo per riconoscere se il nostro cane è entrato a contatto con i peli della processionaria:
- salivazione acuta
- ingrossamento della lingua
- perdita di vivacità
- vomito e/o diarrea
- rifiuto del cibo
- febbre
- necrosi dei tessuti
Come evitare di imbattersi nella processionaria?
Sicuramente la prima indicazione è quella di cercare di evitare le zone dove, in precedenza, abbiamo già avuto modo di notare il nido di questi insetti.
Chiaramente, come detto anche nei paragrafi precedenti, il periodo più a rischio è quello compreso tra la primavera e l’estate.
Cercate quindi di evitare le zone in cui il pino nero è presente con maggior frequenza.
Se vi muovete con il vostro amico a 4 zampe tenetelo al guinzaglio e fate molta attenzione a dove lecca od annusa.
Se vedete una fila di processionarie evitate di pestarle: i peli verrebbero inevitabilmente dispersi nell’aria con anche una possibile amplificazione dell’effetto di contatto.
Cosa fare in caso di “puntura”?
Innanzi tutto la prima cosa da fare è risciacquare il prima possibile la parte venuta a contatto con i peli della processionaria.
Se il problema riguarda l’uomo li consiglio è di chiamare il 118 o il medico: sapranno guidarvi nelle successive fasi dell’eventuale terapia.
Se il problema invece si manifesta sul vostro cane, indossate dei guanti e fate dei lavaggi sulla parte interessata, con acqua e bicarbonato; anche acqua può andare bene.
La mossa successiva sarà però recarsi con la massima urgenza da un veterinario.
Per qualsiasi domanda o informazione su questo trekking da fare da soli o con guida, contattami qui sul sito od in privato.