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Qualche consiglio utile per capire come vestirsi al meglio per affrontare una ciaspolata sulla neve.
LE CIASPOLE E L’ESCURSIONISMO INVERNALE
L’ambiente innevato invernale è sempre magico: molti infatti sono gli appassionati ed i neofiti che si recano in montagna per vivere qualche momento di divertimento e spensieratezza.
La montagna però sa essere molto variabile.
La neve, con le sue caratteristiche e l’attività fisica di per se, implicano una giusta scelta sul vestiario ed accessori da indossare per godersi appieno queste giornate.
Poche indicazioni suddivise in 5 sezioni, “dalla testa ai piedi”, per cercare di essere il più chiaro ed esaustivo possibile, anche se sarà impossibile riuscire a dirvi proprio tutto.
Quanto vi riporterò è il frutto della mia esperienza che, come detto anche sopra, dovrà poi essere in parte rielaborato da voi stessi e calzato sulle vostre esigenze.
BUONE REGOLE CHE VALGONO SEMPRE
Dovrete perciò fare un esercizio di adattamento dei consigli sotto riportati sulle sensazioni che vi trasmette invece il vostro corpo.
Ognuno di noi infatti percepisce i fattori climatici ed ambientali in modo diverso ed essere oggettivi in questo caso è impossibile.
Cercate di acquistare capi con diverse capacità di isolamento: in questo modo potrete avere un vestiario che copre la totalità delle vostre esigenze senza acquistare per forza un capo dedicato ad una specifica funzione (ma di questo parleremo in uno dei paragrafi in calce).
I PIEDI
Partiamo dal basso: i piedi.
Come proteggerli e quali sono le calzature ideali per le vostre ciaspolate?
Iniziamo dai calzini: in questo caso il mio consiglio, forse scontato, è quello di utilizzare dei calzini caldi ed alti sopra la caviglia; meglio se coprono anche il polpaccio.
In questo caso dovremo evitare che gli stessi non siano troppo laschi così da formare pieghe strane all’interno delle calzature.
Capitolo SCARPE: ci sarebbe un infinità di cose da dire anche qui ma cercherò di riassumere le più importanti.
Con le ciaspole innanzi tutto ci vogliono calzature da trekking, resistenti all’acqua ed alti sopra la caviglia. Niente moon boot o timberland od assimilati.
L’aggancio della ciaspola lavora perfettamente con una calzatura rigida o semi rigida mentre non permette a scarpe di struttura troppo larga nemmeno di agganciare il puntale.
Utilizzare doposci od altre scarpe non adatte porterà sicuramente all’insorgenza di dolori o ad avere in breve tempo i piedi ghiacciati.
Nei casi più estremi, l’utilizzo di calzature non idonee, potrebbe portare all’insorgere anche spiacevoli infortuni (slogature di caviglia).
Ricordatevi poi che qualsiasi ciaspolata, anche breve, presuppone che la vostra calzatura affondi, seppur magari anche di poco, nella neve.
Sbagliare o non aver calzature adeguate guasterà la vostra giornata sulla neve.
Un altro materiale utile per la protezione dei nostri piedi, ed in alcuni casi assolutamente necessaria, è la ghetta: una sorta di protezione aggiuntiva che si posiziona tra la scarpa e la parte inferiore del polpaccio per impedire alla neve fresca di entrare nella calzatura stressa bagnandola.
Questo accorgimento lo si utilizza per l’appunto nel caso di neve fresca.
LE GAMBE
Quand’ero piccolo mia mamma mi diceva sempre “le gambe sono senz’anima”.
Se da un lato effettivamente le gambe risentono meno dello sbalzo termico e del caldo/freddo, dall’altro meglio non sottovalutare il vestirsi correttamente anche in questa parte del corpo.
Forse alcune cose risulteranno già da voi in uso o scontate: meglio però ripeterle una volta in più che non dirle affatto.
Un pò come per le calzature anche i pantaloni devono essere idrorepellenti: almeno nella parte inferiore.
Meglio ancora se nella parte interna della caviglia (sullo strato esterno dell’indumento) sono anche rinforzati: solitamente da un materiale cerato anti abrasione.
Ciò permetterà di non rovinare il capo quando accidentalmente capiterà che lo colpiremo con il bordo interno della ciaspola (cosa che comunemente può accadere quando si fanno ciaspolate).
Solitamente nel caso di temperature particolarmente rigide utilizzo anche un sotto pantalone: personalmente uso dei pantaloni sintetici che indossavo quando facevo le gare di trail-running.
Essendo di licra e quindi aderenti mi permettono un ottima mobilità degli arti (anche nei movimenti più ampi) e sono veramente caldi.
La classica calzamaglia od un intimo termico, lungo fino alle caviglie, andrà bene ugualmente.
IL TRONCO
La parte più delicata visto che vi sono racchiusi la maggior parte degli organi vitali; quindi…attenzione!
La regola del “vestirsi a cipolla” qui è veramente fondamentale.
Ripartiamo quindi da quanto detto sopra: non acquistare un capo specifico per ogni singola funzione ma utilizzare vari capi, anche già in nostro possesso, per creare uno strato dalle caratteristiche simili ad un capo dedicato ad una singola funzione.
Vi faccio però un esempio per essere più chiaro.
Invece di investire su una giacca a vento specialistica da alta montagna (con relativo esorbitante costo) potrei ottenere lo stesso effetto di isolamento con un buon maglione tecnico, una giacca ed un guscio anti vento.
Vista così potrebbe sembrare un metodo economicamente meno vantaggioso ma vi assicuro che funziona: gli stessi capi poi li potrete utilizzare anche in estate.
Chiaro è che dovete andare a comporre questo “sistema” sfruttando le diverse tecnologie dei capi che avete o che andrete ad acquistare.
Allo stesso tempo poi è giusto dire che il tutto va valutato in funzione di quanto voi “vivete la montagna”.
Nel caso frequentiate la montagna tutti i giorni valutate bene il tutto: in questo caso un capo tecnico dedicato farà proprio la differenza.
Per quella che può essere comunque una buona indicazione generale sul come proteggere il tronco del nostro corpo io vi suggerirei quel che faccio io stesso; ovvero mi vesto con:
– intimo in lana merino
– maglia termica
– maglione
– giacca leggera
– piumino
– guscio antipioggia/antivento.
GLI ARTI SUPERIORI: LE MANI
Mani e viso sono solitamente le parti del nostro corpo più soggette all’imperversare degli agenti atmosferici.
Anche qui allora, con un pò di attenzione riusciremo a proteggerci a dovere.
Di tipologie di guanti in commercio ce ne sono molte: guanti da sci, guantini che lasciano fuori le ultime falangi delle dita, moffole, guanti leggeri…e chi più ne ha più ne metta.
Ma quali sono più confacenti all’attività della ciaspolata?
In questo caso tutti possono avere una buona funzionalità e l’aspetto della preferenza personale la fa da padrone.
L’essenziale è che siano e restino caldi ed asciutti.
Nel mio lavoro ne utilizzo molto un paio che all’occorrenza lascia libere le dita e che poi possono essere trasformati, con un semplice gesto, in moffole.
Le moffole restano di per se i guanti a mio avviso più caldi perchè permettono a tutte le dita di restare in contatto tra loro.
Anche i guanti da sci non sono male: in questo caso però potreste avere anche troppo caldo in caso di giornata con temperature sopra la media.
Potrebbe essere utile tenere in zaino degli scaldini nel caso abbiate estrema necessità di riscaldare le mani.
LA TESTA
Altra parte delicata che va protetta a dovere!
Cominciamo parlando degli occhi.
La vista per noi è il senso più importante: su di essa ci basiamo per fare qualsiasi spostamento.
Per affrontare al meglio le nostre ciaspolate dobbiamo allora prenderci cura dei nostri occhi proteggendoli dalle intemperie.
In caso di sole intenso un paio di occhiali da sole non devono mancare.
Se fossimo invece nel mezzo di una forte nevicata o di una bufera di neve la cosa che proprio dovete avere con voi è una mascherina stile quelle da sci: vi permetterà di continuare a vederci anche quando neve e raffiche di vento sferzeranno il vostro viso.
Per quel che riguarda la protezione della testa in generale, il consiglio è di adottare sempre fascetta, berretto o bandana in funzione delle condizioni ed alla temperatura che troviamo.
Ricordiamoci poi anche delle nostre orecchie: sede della nostra funzione uditiva ma anche del sistema vestibolare che ci permette di restare in equilibrio.
Nel caso di una giornata di sole intenso mettete in zaino ed applicate sulla vostra pelle anche una crema di protezione solare: in quota la luce è più forte anche perchè aumentata dalla rifrazione del manto nevoso.
Se cerchi qualche altra informazione sul come svolgere le tue ciaspolate in sicurezza ho preparato un altro breve articolo che ti potrebbe interessare: “Le 5 regole di base per un escursione sulla neve in sicurezza“.
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