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Voglia di montagna?…bene! Ecco qualche escursione che ho pensato per voi nella zona di Cortina d’Ampezzo.
Giro delle 5 Torri *
La conca di Cortina d’Ampezzo offre ai numerosi turisti che la visitano ogni anno un sacco di belle escursioni.
Un insieme di proposte di vari livelli di difficoltà in cui ogni escursionista può trovare il percorso che più si addice a ciò che vuole fare.
Il primo itinerario che voglio suggerirvi si svolge tra uno dei più famosi contesti attorno proprio a Cortina d’Ampezzo.
Le 5 Torri infatti sono un luogo molto ambito e frequentato: non solo per i panorami che si ammirano ma anche per le emozioni che provoca il camminare tra queste erte torri di dolomia.
L’impegno dell’itinerario è molto variabile. Io qui l’ho considerato nella sua versione più facile.
Partenza ed arrivo dal Rifugio Scoiattoli (dove se volete potete gustare buonissimi piatti tipici). Si sale tramite la seggiovia 5 Torri.
Arrivati alla stazione a monte ci si dirige proprio verso le 5 Torri; inizierà quindi il tracciato dell’anello storico: un sentiero che vi porterà tra trincee, vecchi ricoveri, baracche ricostruite lungo un sentiero che sfiora da un lato il ciglio della valle che sale verso Passo Falzarego e dall’altra le bellissime guglie rocciose delle 5 Torri.
Si rientra quindi verso il rifugio da dove è possibile scendere a piedi (circa 500 metri di dislivello in discesa) o tramite la seggiovia.
Nel mentre dell’escursione potrete anche ammirare gli impavidi scalatori che trovano in questo sito un ottima palestra all’aria aperta per l’attività di arrampicata.
Sono veri e propri funamboli che si misurano con un mondo verticale fatto di forza mentale, allenamento fisico ed equilibrio.
Lago Sorapìss ***
Una perla immersa nelle dolomiti.
E’ così che molti escursionisti conoscono il Lago Sorapìss. Ed il nome rappresenta solo parte del fascino che questo luogo trasmette.
Le azzurre acque di questo laghetto alpino sono veramente particolare tant’è che ogni anno migliaia di persone si riversano sui sentieri per andare a scattare qualche foto o qualche selfie in questa magica location.
Si parte dal Passo Tre Croci ma attenzione: in alta stagione bisogna arrivare molto presto la mattina altrimenti non si trova posto per parcheggiare l’auto.
Il sentiero in termini di impegno fisico non è molto impegnativo.
Non bisogna però sottovalutarlo in quanto ci sono dei passaggi esposti, in qualche caso accompagnati dal cavo metallico, spesso bagnati: fare assolutamente attenzione!
In due punti sono presenti anche delle scale metalliche (non quelle a pioli).
Chi soffre di vertigini potrebbe avere qualche difficoltà.
Arrivati nelle vicinanze del Lago Sorapìss potrete ristorarvi o soggiornare per una notte in pieno stile montanaro al Rifugio Vandelli ma attenzione: anche qui solitamente c’è molta gente.
Dato il numeroso afflusso di persone su questo itinerario in alta stagione e viste le caratteristiche del sentiero sopra descritte è consigliabile percorrere questo percorso in salita alla mattina rientrando poi il pomeriggio (per evitare spiacevoli incroci con altre persone nei punti delicati).
Rifugio Croda da Lago **
Salire al Rifugio Croda da Lago (o Palmieri) e quindi al Lago Fedèra è una delle escursioni della conca di Cortina d’Ampezzo che preferisco.
Non è molto “trafficata” e si riesce quindi a godersi appieno l’ambiente che si attraversa.
E’ un escursione medio/facile per via dei circa 400 metri di dislivello di salita ed anche della lunghezza contenuta.
La partenza avviene dal Ponte di Rucurto, pochi chilometri oltre Pocol, salendo verso il famoso Passo Giau.
L’itinerario si svolge quasi esclusivamente all’interno di un bellissimo bosco: abeti rossi, e pini cembri, adornati da un rigogliosissimo sottobosco, renderanno la salita più piacevole.
Ogni tanto qualche torrente attraversa il percorso del sentiero dando anche una caratteristica selvaggia all’intero itinerario.
Dopo aver scollinato ed essere giunti in Val Negra il sentiero perde leggermente quota fino a costeggiare l’evocativo Lago Fedèra e facendoci sbucare poi in corrispondenza del Rifugio Palmieri.
Di qui potrete ammirare i fantastici panorami che si aprono verso l’Antelao, il Becco di Mezzodì, la Rocchetta di Prendera ed il gruppo del Croda da Lago.
Queste montagne sono la più bella testimonianza di congiunzione tra passato e presente.
Le rocce che è possibile osservare infatti non sono altro che i resti degli antichi atolli corallini che, milioni di anni fa, caratterizzavano la regione dolomitica.
Insomma una bellissima escursione in cui assaporare il vero clima dolomitico.
Cascate di Fanes *
Un itinerario adatto a tutti in un contesto unico al mondo.
Le dolomiti, riconosciute come DOLOMITI UNESCO per criteri geologici e paesaggistici, in questo piccolo angolo del territorio di Cortina d’Ampezzo appaiono in uno scenario ancora diverso.
Tutti noi, leggendo il termine Dolomiti, pensa a roccia, verticalità, immense pareti.
Lungo il percorso delle Cascate di Fanes tutto questo è ancor più arricchito dalla presenza delle acque cristalline del torrente Ru de Fanes.
Nella parte più alta dell’itinerario il torrente da luogo ad alte e bellissime cascate.
Più in basso invece il rio attraversa una piccola valle impreziosendo ancor di più i verdeggianti prati in cui d’estate molte persone si fermano per rilassarsi e vivere una giornata immersi nella natura.
Anche qui i sentieri sempre ben curati ci permettono di fare diversi tipi di escursione pur restando sempre in un range di difficoltà escursionistica.
Per chi invece vuole mettersi alla prova c’è la possibilità di cimentarsi in un breve percorso ferrato: con le giuste attrezzature (necessari imbrago, longe con moschettoni e caschetto, nonché saperli usare) potrete mettervi alla prova su un breve percorso in cui qualche passaggio verticale od esposto vi farà vivere qualche attimo di adrenalina.
Se non avete mai fatto ferrate o se siete poco pratici potete rivolgervi ai colleghi Guide Alpine: sapranno condurvi in sicurezza facendovi scoprire un lato diverso della montagna che non sia solo legato alle escursioni.
Val Travenanzes ****
La Val Travenansez è la più bella valle che fin’ora abbia percorso.
Selvaggia ed assolutamente al di fuori dai più rinomati circuiti turistici unisce fascino ed un ambiente assolutamente solitario.
Un luogo dove lasciarsi alle spalle ogni pensiero e godersi appieno la natura.
Tra tutte le escursioni dei dintorni di Cortina d’Ampezzo che vi ho descritto sopra, questa è la più impegnativa: lunghezza (quasi 20 chilometri) ed assenza di qualsiasi punto d’appoggio la rendono ideale per chi ha già un buon allenamento ed una buona esperienza di montagna.
Il giro non è ad anello quindi bisogna organizzarsi bene con le macchine od utilizzare un servizio di transfert.
Fatta questa premessa vi consiglio di Partire dal Rifugio Col Gallina: si sale verso le Torri del Falzarego per poi raggiungere Forcella Col dei Boss.
Di qui il lungo percorso è tutto in discesa lungo la bellissima Val Travenanzes.
L’escursione è consigliata in tarda estate: non difficile altrimenti trovare rimasugli di neve.
In alcuni punti, ed in base alla neve caduta in inverno, si rendono necessari dei guadi: un magnifico e divertente intermezzo.
La discesa continua con la costante presenza di verticali pareti che fiancheggiano la valle.
L’itinerario che vi consiglio termina quindi arrivando a Fiames: si transita anche accanto alle cascate di Fanes, descritte nell’itinerario precedente.
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